Recensione: Dago 2 Anno XVI

Quasi una commedia
di Claudia Calvisi

DAGO 2 Anno XVI
Autori: Manuel Morini (testi), Yildirim Örer (disegni)
Formato: 98 pagine, b/n, brossurato, 21 x 16, 2,70 €
Editore: Editoriale Aurea

Per il secondo numero del nuovo anno sotto la bandiera dell'Aurea la fantasia di Manuel Morini ci porta nel solito Evo Medio fatto di mercenari, di baroni che usurpano il potere agli altri, di orfani in cerca di vendetta e di principesse neanche tanto spaesate, in mezzo alle dovute uccisioni e le teste mozzate, ma con caratterizzazioni quasi da commedia televisiva americana. I personaggi sono quanto di più vicino alle caricature si possa pensare, in particolare la principessa viziata e volubile i cui unici pensieri sono rivolti alle braccia dell'amante di turno, ritrovandosi però sempre circondata da uomini che rincorrono il potere e non lei. E il giovane erede di un barone, degno novello Daniel San, che vuole riavere le sue terre e la verde pietra del potere e che ha bisogno, per farlo, di un nuovo maestro Miyagi. Dunque chi meglio di Dago per insegnargli a combattere? 

Il filo rosso delle passioni e delle lotte tipiche delle avventure del Giannizero è presente, ma viene smorzato costantemente da un ironia di fondo che rende la storia simpatica e veloce, ma forse poco densa rispetto alle narrazioni abituali.

I disegni di Örer sono nel solito stile corposo e curato, sia nei dettagli degli abiti che delle ambientazioni, ed espressivi nelle pose dei corpi e dei visi.
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