Recensione: L'Ultimo Troiano 1-3

Un capolavoro di sci-fi greco-romana
di Giuliano Scialpi

L'ULTIMO TROIANO 1-3
Autori: Valérie Mangin (testi), Thierry Démarez (disegni)
Formato: 96 pagine cad., b/n, brossurato, 16x21, 3,20 € cad.
Editore: Editoriale Cosmo

L’epica del greco Omero e del latino Virgilio irrompe nelle edicole grazie a L'ultimo Troiano, capolavoro di Valérie Mangin, edito dall'Editoriale Cosmo, sempre più sulla cresta dell'onda .

Disegni di ampio respiro ad opera di Thierry Démarez che coinvolgono eroi e Dei (raffigurati enormi rispetto agli umani e con fattezze che riprendono le statue elleniche) sullo sfondo di panorami stellari adatti alla vicenda cosmica. Le azioni infatti non si svolgono sul nostro pianeta ma nello spazio, tra imperi galattici in decadenza o ancora a venire (Roma), in lotta per la supemazia e dotati di astronavi e satelliti di difesa. È questa la novità dell'opera che unisce passato e futuro in una maniera così fluida da non far apparire fuori luogo neppure la presenza di entità divine che possono essere associate ai Nuovi Dei di Kirby o ad esseri cosmici come i Celestiali o Galactus della Casa delle Idee.

Una trilogia che parte dall'assedio e la distruzione di Troia per seguire le orme dell'esilio di Enea in cerca di una nuova patria dove fondare il futuro regno che dominerà l'universo. Il suo destino si incrocia inestricabilmente con quello dell'odiato nemico Ulisse, artefice della caduta della città paterna con il celeberrimo inganno del Cavallo (questa volta in versione meteorite scolpito) insieme al quale affronterà le sfide che il fato e le divinità dell'Olimpo vorranno porgli davanti. E, come nell'Eneide, il protagonista, prima di approdare sul pianeta che ospiterà la futuro capitale dell'Impero spaziale, affronterà pericoli che li porteranno nell'Ade, il regno di Plutone, conoscerà la sua amante e rivale Didone, regina di Cartagine e si scontrerà nell'ultimo volume con gli indigeni della terra designata. Il passaggio tra mito e storia è delineato dalla decisione del Consiglio Olimpico di non interferire più con gli affari dei mortali, ed in più dalla forma stilistica scelta da Mangin, cioè la narrazione del tutto da parte del poeta Virgilio di fronte ad un imperatore inebriato dalla distruzione che scatena sulla sua stessa capitale in attesa di ricostruirla ancora più magnificente.

Una trilogia perfetta per appassionare anche le giovani generazioni allo studio della letteratura e della storia greco-romana e che può annoverarsi tra i classici della fantascienza a fumetti per originalità, cura dei dettagli ed adeguatezza del tratto allo stile mitologico della saga.
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