Recensione: Thor 183

Thor mostra i muscoli
di Flavio Grazioso

THOR 183
Autori: Jason Aaron e Kieron Gillen (testi), Ron Garney e Jamie McKelvie (disegni)
Formato: 48 pagine, colore, spillato, 17x26, 2,90 €
Editore: Panini Comics

Si entra nel vivo della caccia a Malekith! Con un ottimo n. 15 di Thor the God of Thunder pieno d’azione, finalmente la Lega dei Regni si trova più volte faccia a faccia con la loro sfuggente preda, il Dannato. Purtroppo però di fronte a loro c’è un nemico scaltro e micidiale, che arreca une serie di pesanti sconfitte agli eroi di Asgard e che li vedrà, alla fine, trasformarsi da cacciatori a cacciati. Un numero importante dal punto di vista dell’evolversi della trama, in cui Thor finalmente mostra il suo carattere e dimostra di essere il leader di questa squadra a cui non manca la forza ma pecca di coesione. Il Principe di Asgard vi rimedierà con uno stratagemma tutto “vichingo”: una bella gara di bevute. Aaron fa un lavoro ottimo dal punto di vista della sceneggiatura, dando spazio a tutti i personaggi, e ponendoli in un ruolo tutto loro.

Nella serie comprimaria, Young Avengers, la storia fa fatica a prendere forma, con la sceneggiatura portata avanti a tappe forzate e un filone narrativo decisamente troppo “teen” per quegli che dovrebbero essere gli eredi degli Eroi più potenti della Terra. Passino i problemi adolescenziali, ma addirittura un villain chiamato “Madre”, che probabilmente nella mente dello sceneggiatore dovrebbe incarnare i rapporti di attrito tra i giovani e le figure genitoriali, è decisamente troppo. Visto il crossover in corso, dove le altre giovani leve dell’Universo Marvel stanno facendo la loro figura (Accademia Vendicatori, Jean Grey School e addirittura i wakandiani e i latveriani!), ci si aspetterebbe di più da chi si proclama “giovane vendicatore”.
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