Recensione: Incredibili Avengers 1

Ciclope, era ora!
di Giuseppe Nieddu

INCREDIBILI AVENGERS 1
Autori: Rick Remender e Dennis Hopeless (testi), John Cassaday e Kev Walker (disegni)
Formato: 72 pagine, colore, brossurato, 17x26, 1 €
Editore: Panini Comics

Il rilancio delle testate Marvel continua con questa storia che, scritta da Rick Remender, si propone come naturale proseguimento degli avvenimenti di AvX. La prima tavola crea un alone di mistero che verrà rivelato in una bella splash page finale. Nel mezzo si potrà assistere al funerale di Xavier, dove si mostra un Wolverine che ha oramai preso il posto ed i compiti che un tempo sarebbero stati affidati a Ciclope. Un Wolverine che è ben lontano da quello classico, un personaggio tormentato, schivo e animalesco ma che comunque suscitava l'interesse dei lettori per via dei suoi valori morali. Si potrebbe pensare ad un'evoluzione del personaggio. O, piuttosto, ad una precisa scelta editoriale del nuovo proprietario della Casa delle Idee - la Disney - per rendere più positivo un personaggio così popolare.

La seconda parte di questo albo raccoglie i primi due numeri di Avengers Arena. Scritto da Dennis Hopeless, si tratta di un progetto che ricalca fin dal logo il manga di culto Battle Royal. Solo che al posto di alcuni adolescenti abbiamo dei giovani supereroi Marvel, alcuni sconosciuti, alcuni nuovi ed un paio fra i più popolari. Mentre il ruolo che era di una società distopica è stato affidato al classico supercattivo. Una trovata che potrebbe essere intesa come un tributo al famoso manga, ma più che altro appare come una trovata commerciale sullo stesso filone della serie di romanzi e film Hunger Games.

I disegni di entrambe le storie, affidati rispettivamente a John Cassaday e Kev Walker sono molto godibili. Specialmente per Avengers Arena, dove spiccano la resa delle espressioni dei personaggi e l'ambientazione volutamente angosciante. Ma anche se il tratto è ottimo, i rimandi al manga sono veramente eccessivi.

In conclusione si ha un albo abbastanza piacevole nella sua interezza, ma forse rovinato dalla macchina commerciale.

Degna di nota, l'edizione variant con una meravigliosa copertina del Maestro Milo Manara, dove è ritratta una stupenda Scarlet.
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