Recensione: Eloisa di Montfort

Rivisitazione con grandi colpi di scena
di Giuliano Scialpi

ELOISA DI MONTFORT
Autori: Richard Marazano (testi), Alfonso Font (disegni)
Formato: 176 pagine, b/n, brossurato, 21x16, 4,90 €
Editore: Editoriale Cosmo

Mistero, orrore ed una originalissima rilettura di un grande classico della letteratura per ragazzi e non, in questo secondo albo della serie nera dell'Editoriale Cosmo: Eloisa di Montfort. Sceneggiato da Richard Marazano e disegnato dal già noto Alfonso Font, questo volume narra le avventure di Eloisa, un'arciera senza pari che, in compagnia di altri quattro esperti dell'arco pronti a vendere la propria abilità al migliore offerente anche a costo di rimanere ai margini della legalità, sfugge al suo drammatico passato, pronta a rischiare per il prossimo. Tre avventure, come dicevamo, di stampo diverso: l'ambientazione è un medioevo oscuro che ricorda il capolavoro di Umberto Eco Il nome della rosa, tra antichi manoscritti e minacce dell'Inquisizione, ma mentre la prima serve ad introdurre il personaggio principale dal passato enigmatico ed è tutta tesa a svelare dei drammi antichi (raccontati in un testo destinato a sparire), la seconda fa un'incursione nel soprannaturale narrando una storia di crudeltà ed amore, di inganno e furbizia rievocando il classico tema del patto col diavolo. Il tutto termina con una atipica interpretazione del romanzo di James Matthew Barrie, Peter Pan, arditamente fusa con la leggenda della crociata dei bambini. Tre ottime storie che hanno nell'inventiva il loro punto di forza e che godono di una sceneggiatura che non annoia mai, pur presentando degli argomenti classici, in quanto visti da un'angolazione del tutto nuova e singolare. Un plauso dunque a Marazano per i colpi di scena finali con i quali si assicura l'attenzione del lettore e che lo incoronano come uno dei più promettenti autori contemporanei.
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