Recensione: Superman 30

Maturare
di Flavio Grazioso

SUPERMAN 30
Autori: Greg Pak, Scott Lobdell e Tony Bedard (testi), Aaron Kuder, Ken Lashley, Yildiray Cinar e Ray McCarthy (disegni)
Formato: 72 pagine, colore, spillato, 17x26, 3,75 €
Editore: Lion Comics

La prima storia dello spillato “Monster” (da Superman 26), ci propone un’introspezione di Clark sulla definizione di mostro. Solo perché qualcuno è grosso e spaventoso non significa che sia cattivo, magari sta solo cercando di difendersi, ed è quello che accade. Per fortuna il senso di giustizia e bontà con cui Jonathan Kent ha allevato il ragazzo si dimostrano essenziali nelle decisioni cruciali dell’Uomo d’Acciaio, che porta in salvo la creatura rinchiudendola nella sua Fortezza della Solitudine, dove con meraviglia di Supes si trasforma in un cucciolo che stringe il mantello dell’eroe. La profondità di questa storia ci dimostra che i mostri non sono sempre quello che sembrano, Jonathan Kent questo lo aveva capito.

Action Comics 26 con “Brain Drain” tratta di un triangolo che si sta andando a formare dopo che Lois ha scoperto il segreto di Clark Kent/Superman, che ora è però impegnato sentimentalmente con Wonder Woman. Diana ci mostra una maturità che all’inizio della sua vita da eroina certo non avrebbe dimostrato, farsi da parte per permettere a Clark di aiutare Lois. L’evolversi della trama ha potenzialità infinite per quanto riguarda la vita sentimentale del kryptoniano, stretto tra le due donne che sicuramente fanno più leva sul suo cuore.

Botte da orbi su Supergirl 26, con Kara che deve vedersela niente meno che con Lobo. Anche la “Cugina d’Acciaio”, come l’Amazzone, dimostra di essere maturata dalle sue prime apparizioni, soprattutto dopo la sua recente avventura nel crossover “Il Ritorno di Krypton”.
Share on Google Plus

About ComicsViews

0 commenti:

Posta un commento