Recensione: Il grande potere del Chninkel

Cristo à la Van Hamme
di Giuliano Scialpi

IL GRANDE POTERE DEL CHNINKEL
Autori: Jean Van Hamme (testi), Grzegorz Rosinski (disegni)
Formato: 176 pagine, b/n, brossurato, 16x21, 5,50 €
Editore: Editoriale Cosmo

Una rivisitazione in chiave fantasy/fantascientifica delle vicende narrate nei Vangeli, questo ci propone Jean Van Hamme avvalendosi dei particolareggiati disegni di Grzegorz Rosinski (il duo di Thorgal), in questo ottavo volume della "Serie nera" edito dall'Editoriale Cosmo: Il grande potere del Chninkel.

L'autore saccheggia a piene mani gli avvenimenti della vita di Gesù raccontati nei testi sacri adattandoli ad un fantomatico mondo chiamato Daar illuminato da due soli ed abitato da strani esseri dove, attraverso la lente distorcente della sua fantasia, vediamo il protagonista J'On, appartenente alla razza oppressa dei Chninkel, che, seppur contro la propria volontà, si ritrova ad essere il prescelto dal Dio creatore (il monolito nero di kubrickiana memoria che si staglia in copertina) nonché dalla massa del popolo come salvatore del pianeta, i cui abitanti, guidati da tre esseri immortali (chissà che Miura non vi si sia ispirato per i suoi Cinque della Mano di Dio) sono in perenne guerra. Il riluttante piccolo essere dall'aspetto simile ad un hobbit passerà attraverso una serie di peripezie in cui viene adombrata la parabola ascendente e discendente di Gesù, i tributi e gli onori concessigli quale redentore, il formarsi di una schiera di seguaci, il tradimento di uno di loro, l'offerta di gloria ed onori terreni in cambio di un miracolo, la discesa nel Non mondo (l'Inferno) abitato da un antico re punito per la sua arroganza (come non riconoscervi Lucifero, l'angelo caduto), la sua condanna a morte da parte degli anziani che governano il suo popolo, e la sua uccisione in croce trafitto da frecce (di cui la prima nel costato). Il messaggio finale che esce dalla bocca del piccolo eroe ormai maturato sembra scontato ma lo scrittore non si ferma qui, con un colpo di teatro prosegue la narrazione facendo diventare il finale dell'opera un nuovo inizio, come solo i grandi maestri della letteratura sanno fare. Assolutamente adeguati i disegni di questa opera imperdibile per originalità e spessore.
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