Recensione: X-Factor 25

Terzo capitolo per "Messiah Complex"
di Roberto Serafinelli

X-FACTOR 25
Autori: Peter David (testi), Scot Eaton e John Dell (disegni), Frank D’Armata (colori)
Formato: 32 pagine, colore, spillato, 17x26, 2,99 $ 
Editore: Marvel Comics

È dall’inizio di questa serie che Peter David non sbaglia un colpo. Non sbaglia un colpo nella caratterizzazione dei personaggi, nell’articolazione di storie sempre interessanti e nel porre tutte le pedine sulla scacchiera nel posto giusto al momento giusto.

Molto spesso gli autori, anche quelli bravi, si trovano in difficoltà quando la loro serie viene attraversata da un crossover. Non è questo il caso di “PAD”, che riesce a incastrare le sue trame e quelle impostegli dall’alto con maestria e disinvoltura. Analizza ulteriormente il rapporto tra Jamie e Layla Miller, mentre Jamie stesso e Rictor svolgono le mansioni assegnate loro da Ciclope. Importanti per questa serie continuano a essere anche le molte, esilaranti gag che vedono coinvolti i protagonisti. Su tutte una battuta di Madrox, che consiglia a Forge di costruire la prossima versione della sua macchina del tempo all’interno di una Delorian!

Un plauso va anche al buon Scot Eaton, col suo tratto pulito, ma allo stesso tempo adatto ai toni oscuri che la serie ha sempre avuto, fin dal suo inizio.

Sicuramente un buon numero, che ha il pregio di offrire un albo di qualità superiore a quella del resto del crossover. Ma a Peter David ormai siamo abituati...
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