Recensione: Fullmetal Alchemist Gold 1

L'epopea dei fratelli Elric riparte!
di Michele Miglionico

FULLMETAL ALCHEMIST GOLD 1
Autori: Hiromu Arakawa (testi e disegni)
Formato: 184 pagine, b/n, brossurato, 20x13, 4,50 €
Editore: Planet Manga

La Panini Comics/Planet Manga non è mai avida di riedizioni, ma quando un manga arriva in pochi anni alla terza ristampa, per di più in un nuovo formato, vuol dire che ci troviamo di fronte a un nuovo fenomeno. Difatti, pochi non hanno sentito parlare di Fullmetal Alchemist, anche solo per la versione animata in onda su MTV.

Hiromu Arakawa si distingue per essere una delle poche mangaka donne a cimentarsi, con successo, con il fumetto shonen. Nell'intrigante Terra parallela di sua ideazione, l'alchimia è una scienza, con le sue regole, tra cui il fondante "principio dello scambio equivalente". Edward Elric ne è uno dei maggiori praticanti: alchimista d'acciaio, alchimista di stato, con un segreto nel suo passato che condivide con il misterioso fratello "in" armatura Alphonse. I due protagonisti ispirano grande simpatia, aiutati dal non essere tratteggiati come eroi; Edward, in particolare, ha la sua dose di cinismo che contribuisce al suo fascino. Il loro obiettivo è tornare a ritrovare l'integrità dei propri corpi... e la loro ricerca della soluzione è il motore della serie. Nella prima, paradigmatica avventura, si accenna alla Pietra Filosofale, si fa anti-clericalismo nel descrivere una drammatica parodia del Papato e si illustrano tutti i principi fondamentali di questo mondo in cui un ragazzino biondo può rimodellare con un gesto la materia.

Il grande formato di questa edizione dovrebbe esaltare le tavole della disegnatrice. Non si può dire che la sua resa dei personaggi umani sia una gioia per gli occhi tale da volerla apprezzare "al microscopio". La forza dell'opera si fonda sulla sceneggiatura, e si intuisce perché abbia avuto un tale seguito.
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