Recensione: Air 1

Un'ottima nuova serie Vertigo che ricorda Jules Verne
di Alessandro Neri

AIR 1
Autori: G. Willow Wilson, M. K. Perker (disegni), Chris Chuckry (colori)
Formato: 144 pagine, colore, brossurato, 26x17, 12,95 €
Editore: Planeta DeAgostini

Blythe, una hostess giovane ed ovviamente carina, si trova suo malgrado coinvolta in un traffico internazionale di aerei. Si innamorerà presto di quel che sembra un agente segreto e proprio per amore partirà alla volta del Narimar, una nazione di cui solo poche persone conoscono l’esistenza.

Terrorismo internazionale, agenzie segrete, amori impossibili e nazioni perdute… questi gli ingredienti del mix folle ideato da G. Willow Wilson. La giovane autrice americana riesce a costruire una storia assurda ed allo stesso tempo quasi credibile in cui una hostess acrofobica deve affrontare pericolosi energumeni e prendere mezzi di trasporto degni del miglior Jules Verne. Ruotano intorno a Blythe personaggi altrettanto improbabili.

Le pagine scorrono veloci tra le dita, dense di avventura e ben disegnate dal turco M. K. Perker (alla sua seconda serie in tandem con la Wilson, dopo Caino, sempre pubblicata da Vertigo) con stile realistico e a tratti caricaturale. Notevoli i colori molto forti di Chris Chuckry, che fanno risaltare ancor più le tavole e sono sicuramente importanti per il risultato finale.

Un racconto valido e che, per ora, si regge in piedi. Resta da vedere se la Wilson riuscirà a mantenere questo fragile equilibrio tra assurdo e credibile nel seguito della serie.
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