Recensione: Speciale Tex 29

Texone à la Dylan
di Giuseppe Nieddu

SPECIALE TEX 29
Autori: Pasquale Ruju (testi), Corrado Roi (disegni e copertina)
Formato: 240 pagine, b/n, brossurato, 20,5x30, 6,50 €
Editore: Sergio Bonelli Editore

Il West postcoloniale era un luogo pericoloso. Capitava spesso che delle carovane, delle fattorie e singoli viaggiatori venissero attaccati da banditi e indiani. Ma il bandito che sta seminando il terrore in una zona in particolare è diverso dal solito. Tutte le sue capacità farebbero pensare che non appartenga a questo mondo. Vladar, un essere terrorizzante, quasi sovrannaturale, che non mostra nessuna pietà, sterminando chiunque entri nel suo mirino. La sua spietatezza è arricchita da un macabro particolare: lascia sempre in vita una persona in modo che possa diffondere la sua leggenda. Ma quale sono le sue vere motivazioni, ammesso che ne abbia?

Con questa premessa Aquila della Notte e il suo pard, Kit Carson, sono stati mandati, in qualità di ranger, per indagare e porre un freno al massacro. Sopra tutto questo, un castello anacronistico, costruito da un nobile bulgaro oramai in esilio, troneggia su una immensa e ricca valle.

Un "Texone" scritto e sceneggiato in modo impeccabile da un inspirato Ruju, ricorda il Tex mistico che affrontò Mefisto e suo figlio, Yama. Vincendo. Una storia così, dai toni cupi, oscuri e misteriosi, non poteva che essere accompagnata dalle matite indistinguibili dell'ospite speciale di questo albo: Corrado Roi

Il sodalizio che questo artista ha con la Bonelli, si sa, è di lunga data. Sin dal numero 4 di Dylan Dog, "Il fantasma di Anna Never" (arrivato comunque dopo Mister No e Martin Mystère), ha saputo sempre distinguersi per il suo uso inconfondibile dei toni sfumati e l'uso incredibile dei chiaroscuri. L'ideale, quindi, per le ambientazioni tenebrose che attorniano il lettore per tutto lo scorrere dell'albo. Non è infatti possibile, leggendo questa storia, non provare uno strano senso di angoscia, trasmesso non solo dalla crudeltà della vicenda, ma anche dai toni del disegno.

Pur rimanendo fedele alla tradizione narrativa che da oltre 50 anni accompagna gli appassionati di Tex, questo racconto può essere tranquillamente paragonata, come impatto emotivo, a quelli di un altro personaggio della scuderia Bonelli, l'Indagatore dell'Incubo, più noto come Dylan Dog.
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