Recensione: Avengers 26

Infinity, sempre Infinity
di Flavio Grazioso

AVENGERS 26
Autori: Jonathan Hickman, Al Ewing, Matt Kindt e Sam Humphries (testi), Leinil Francis Yu, Pepe Larraz, Steven Sanders e Andre Lima Araujo (disegni)
Formato: 80 pagine, colore, spillato, 17x26, 3,50 €
Editore: Panini Comics

Ben tre testate, su quattro contenute in quest’albo, riguardano il crossover "Infinity".

Apre le danze Avengers 20 che comincia dov’è finito Infinity 3, con il folle e geniale piano di Cap per arrecare il primo devastante colpo alla flotta dei Costruttori. Anche se è stata conseguita la prima importante vittoria contro l’armata di quelli che sembrano i creatori della vita nell’universo, la guerra è tutt’altro che vinta, con metà della flotta persa l’alleanza delle specie non si può permettere un passo falso, o cercare ancora la lotta contro i Costruttori. E Capitan America prende la più improbabile delle decisioni, ma che sicuramente cela un piano ben più accurato…

Hickman, che si occupa anche della sceneggiatura di Infinity, fa sembrare questo numero più che un tie-in del crossover, un capitolo dello stesso, mostrando sottotrame e personaggi cardine della saga. Su tutti spiccano le personalità di Gladiatore e Capitan America, con un accenno di carattere mostrato anche da Capitan Marvel, i veri leader di questa disperata resistenza.

Su Avengers Assemble 20 sono mostrati i primi devastanti effetti di quello che abbiamo visto alla fine di Infinity 3: le Nebbie Terrigene di Attilan sparse sulla Terra! I protagonisti di questo numero sono Wonder Man, Scarlet e Wasp, che fanno parte di quel gruppo di eroi, rimasti sul nostro pianeta anche dopo la partenza degli altri per la guerra nello spazio.

Avengers A.I. 4 prosegue un po’ piattamente rispetto al suo inizio, a causa anche della grande attenzione rivolta a Infinity, e il gruppo “artificiale” di Pym ci mette ancora un po’ a carburare. Le personalità dei protagonisti ancora non sono del tutto uscite (tranne Visione e Pym, ma che sono delle “vecchie guardie”); piccola nota va aggiunta a DoomBot, uno dei robot del Dott. Destino riprogrammato da Pym, che con la sua personalità strutturata su quella del Monarca di Latveria rende piacevole la lettura e ci strappa un sorriso.

Su Infinity: The Hunt 2 prosegue l’attacco di Thanos nei confronti delle giovani promesse del mondo supereroistico terrestre, presentandoci i campioni della Scuola Latveriana di Scienza, per poi tornare all’Accademia Vendicatori e alla Jean Grey School for higher Learning. Spicca tra tutti la personalità di Quentin Quire, che ancora una volta si dimostra un personaggio dall’enorme potenziale.
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