Recensione: Terroriste 1

Da Roma a Parigi, un ottimo thriller geopolitico
di Alessandro Neri

TERRORISTE 1
Autori: Jean-Claude Bartoll (autori), Pierpaolo Rovero (disegni e copertina), Bruno Pradelle e Rémy Langlois (colori)
Formato: 48 pagine, colore, cartonato, 22x30, 9,40 €
Editore: Glénat

In un futuro che potrebbe essere davvero domani, a Parigi si tiene il primo G9 (la Cina si siede al tavolo dei grandi). La capitale francese diventa il teatro di battaglia di black block, pacifisti, dimostranti di tutti i tipi e le forze dell’ordine. Papa Giovanni Paolo VI, un vero rivoluzionario rispetto alle tradizionali posizioni della Chiesa, si prepara a partecipare al summit internazionale. In questo contesto si inserisce Arno Toms, che dalla posizione di giornalista alla ricerca dello scoop passa a quella più scomoda di terrorista e ricercato n°1 da tutte le polizie internazionali.

Bartoll è ben noto per la sua maestria nella creazione di avventure ambientate in universi contemporanei più o meno realistici (Insiders, Diamants, Mortelle Riviera, T.N.O.), ed è bravissimo nel dare un ritmo cinematografico a queste 48 pagine (l’autore vanta esperienze anche nel mondo del piccolo e grande schermo). La sua visione del futuro prossimo non è certo ottimista, è un mix del nostro passato recente degli anni ’60-’80 e i timori attuali. Dà i brividi, talmente ci sembra probabile che sia proprio quello che ci aspetta entro 10 anni. I personaggi sono forti e ben costruiti, e ovviamente Bartoll usa la sua importante esperienza di reporter per caratterizzare il suo protagonista.

Alle matite troviamo un disegnatore torinese in ascesa, Pierpaolo Rovero, autore Disney e di Gate 22 e già conosciuto in Francia per Malone. Lo stile è realista e il tratto fino, dinamico, nervoso. Un’altra bella conferma di quanto i nostri disegnatori siano apprezzati anche all’estero.

Tra complotti, attentati, manipolazioni, la suspense è massima.
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