Recensione: Mayme Angel 1

Per i fan di Candy e Georgie
di Michele Miglionico

MAYME ANGEL 1
Autore: Yumiko Igarashi (testi e disegni)
Formato: 288 pagine, b/n, brossurato, 18x13, 6 €
Editore: Star Comics

Un ragazzina bionda, orfana, piena di vita, che vive in un ambiente bucolico e che è divisa dalle simpatie che nutre per due ragazzi bruni... Vi ricorda qualcosa? La mente può correre ai fumetti più noti disegnati da Yumiko Igarashi, il cui nome è sinonimo di shojo, avendo l'autrice contribuito a definire gli standard del genere negli anni '70 insieme a Riyoko Ikeda. Se in Candy Candy e Georgie le ambientazioni erano la Gran Bretagna e l'Australia, stavolta il Nord America e il Far West la fanno da padrone. È doveroso sottolineare che i manga succitati erano scritti da altri sceneggiatori; proprio per controversie legali di proprietà intellettuale le avventure dell'infermieria bionda non possono essere ristampate in Italia. Così, la Star Comics ripiega sugli adattamenti di opere occidentali (come Anna dai capelli rossi) o sulla maggiore produzione della Igarashi come autrice completa. 

Non per questo maggiore carico la disegnatrice lesina la ricercatezza all'interno del suo stile, come ci ha sempre abituati; scenografie e costumi sono ben fatti. Né si può rimproverare la tendenza ad usare i character design come attori che, di manga in manga, interpretano ruoli diversi, visto che è (o era) una tendenza diffusa tra gli autori del Sol Levante. Davvero, però, i personaggi si riconoscono per lo più dalle pettinature. Persino la protagonista ne soffre, quando scambia i due ragazzi che le piacciono perché si somigliano troppo.

Qualche incertezza nella sceneggiatura si avverte nei dialoghi, dove a volte le bambine protagoniste hanno in bocca parole e concetti prematuri per la loro età.

I buoni rapporti quantità/prezzo e qualità/prezzo delle consolidate edizioni Star possono essere un incentivo per l'acquisto, ma solo per gli amanti del genere.
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