Recensione: Marvel/Top Cow 2

Anche gli X-Men con la Cyberforce
di Alessandro Neri

MARVEL/TOP COW 2
Autori: Ron Marz (testi), Pat Lee (disegni), Michael Brouchard (copertina)
Formato: 48 pagine, colore, spillato, 17x26, 3,30 €
Editore: Panini Comics

Due eroi della Cyberforce (gruppo della Top Cow già visto in un altro crossover, JLA/Cyberforce), Ripclaw e Cyblade, da una parte, gli X-Men Psylocke e Wolverine dall’altra, si ritrovano in Giappone a combattere alcune Sentinelle. La storia, alquanto sciapa e senza alcun colore, si riassume in questo. Verrebbe da chiedersi a cosa stava pensando Ron Marz in quei 5 minuti in cui ha scritto questo one-shot. Soprattutto dopo aver letto la seconda storia, sempre di Marz, che ci ricorda di cosa può essere capace, mettendo in scena un tripudio di eroi: Witchblade e Darkness per Top Cow, Hulk, Dr. Strange e Ghost Rider per la Casa delle Idee (con allusione a Matt Murdock in bonus). Un racconto divertente e scorrevolissimo. Meglio anticipare, per quelli che non conoscono bene l’universo della casa editrice di Silvestri, che Sara Pezzini è in dolce attesa e ha passato il Witchblade a sua sorella Danny.

Quello che risalta di più dall’insieme dell’albo è il fatto che Ron Marz sia capace del peggio e del meglio. O forse è la formula del one-shot breve che è sbagliata: l’idea del crossover è sempre affascinante, ma l’incontro tra personaggi che non possono conoscersi ha bisogno di molte più pagine per permettere agli autori di poter approfondire la questione dei rapporti interpersonali tra gli eroi, molto più interessante di una rapida scazzottata.
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