Recensione: Martin Mystère 298

Martin senza memoria
di Michele Miglionico

MARTIN MYSTERE 298
Autori: Paolo Morales (testi), Giancarlo Alessandrini (disegni e copertina)
Formato: 96 pagine, b/n, brossurato, 16x21, 4,70 €
Editore: Sergio Bonelli Editore

Paolo Morales, nuovo pilastro dello staff creativo della testata, trascina ancora il Detective dell'Impossibile in un'avventura dal sapore complottistico e dal retrogusto di spystory. Avventura sui generis, con l'assenza dei comprimari storici, grazie al fatto che "L'uomo senza memoria" del titolo è proprio il nostro eroe (tranquilli, si scopre nelle prime pagine). Perso in una Roma mai così sordida e pericolosa, con la "partecipazione straordinaria" di un Vaticano degno della CIA, Martin ha persino il tempo di ricominciare da zero la sua vita sentimentale; salvo il prevedibile, melenso ripristino finale dello status quo.

È questo che ci si deve e ci si può aspettare da un marchio vecchio di vent'anni, con un curriculum narrativo ed editoriale fin troppo ricco: innovazione nella tradizione. L'importante è che le sceneggiature siano sempre abbastanza avvincenti e divertenti, come succede in questo caso. Alfredo Castelli, reduce da una terribile malattia (come, straordinariamente, rivela nei redazionali) può dormire sogni tranquilli affidando la sua creatura a Carlo Recagno e Paolo Morales.

Ad accompagnare quest'ultimo, l'artista elettivo di Martin Mystère, il suo copertinista Giancarlo Alessandrini, che difficilmente può deludere dopo tanta familiarità con il personaggio e il suo mondo. Che sia stato assegnato a questa storia perché di suo gradimento o perché la redazione l'ha ritenuta degna? Chi può dirlo. Da segnalare sono le vignette in cui, aiutato dal sottile umorismo dello sceneggiatore, Alessandrini si lascia andare più che mai a uno stile quasi-cartoonesco nella rappresentazione dei personaggi e delle loro emozioni.
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