Recensione: L'Uomo Ragno 487

One more day
di Umberto Rossolini

L'UOMO RAGNO 487
Autori: J. Michael Straczynski e Tom DeFalco (testi), Joe Quesada e Ron Frenz (disegni)
Formato: 80 pagine, colore, spillato, formato 17x26, Euro 2.80
Editore: Panini Comics

"One more day" prosegue la trama lasciata in sospeso in "Back in Black". Zia May è sempre all'ospedale, mentre Peter ha commesso numerosi reati che dovrà scontare prima o poi, visto che ha rinunciato all'atto di registrazione e la legge non è più dalla sua parte. L'ambientazione oscura e carica di tensione viene abbandonata, così come il costume nero, visto che Peter ha già compiuto la propria vendetta personale. I disegni di Quesada sono eccezionali, ed è un peccato vederlo così poco al lavoro a causa della sua carica di editor, mentre la storia sembra essere incentrata sulla ricerca di una cura o un qualsiasi altro modo per salvare la cara zia. In pratica quello che vediamo su questo numero è un Peter Parker che bussa a tutte le porte pur di trovare una soluzione al proprio problema, chiedendo l'aiuto anche a dei supercriminali. Si vede chiaramente che queste pagine rappresentano un punto di svolta per la storia del personaggio, ma "One more day" si presenta come una lettura che può essere suggerita solo a chi segue L'Uomo Ragno da molto tempo. In fondo quello che ci può portare a leggere queste pagine è semplicemente la domanda: come andrà a finire? Niente di più.

In appendice troviamo la ristampa di una storia che ci riporta indietro nel tempo, tratta dal numero 259 di The Amazing Spider-Man del 1984. Viene riassunto in pochi dialoghi la storia della famiglia di Mary Jane e il suo primo incontro con Peter. Comunque abbiamo solo 6 pagine di quella storia, un'altra scelta discutibile da parte della Panini Comics.
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