Recensione: Dylan Dog 271

Il Dylan di Marzano è ottimo
di Alessandro Neri

DYLAN DOG 271
Autori: Giancarlo Marzano (testi), Corrado Roi (disegni), Angelo Stano (copertina)
Formato: 98 pagine, b/n, brossura, 21x16, 2,70 €
Editore: Sergio Bonelli Editore

Alcuni spaventosi omicidi accadono a Londra, caratterizzati da straordinaria ferocia e da scritte che potrebbero far pensare a sette sataniche. Ma Dylan ha già un sospettato da ritrovare, un ragazzo che possiede uno strano diavoletto sotto formalina. Demone che poco tempo prima era stato tacciato dal nostro di cianfrusaglia da mercatino.

Marzano scrive una bella storia scorrevole, che arriva senza intoppi alla fine senza deluderci. La fine non sarà di quelle che, ormai quasi sempre, ci dicono che non c’è nulla di soprannaturale o paranormale (gli elementi che hanno fatto il successo di Dylan Dog), non sarà di quelle che tendono sempre più a portare quello che alla base è un fumetto horror ad un semplicissimo giallo. Finalmente Marzano non descrive un eroe scettico come spesso accade (facendoci pensare per 98 pagine che ancora una volta l’autore non ha capito il personaggio e che in ogni caso non è possibile assistere a tutto questo scetticismo dopo tante avventure). Lo scrittore, che non vedevamo più sulle pagine di DYD dalla scorsa estate, ha il merito anche di portare l'orrore in città, vedrete che il Male si manifesterà di fronte agli occhi di tutti, anche di Bloch, un’altra cosa non comunissima. Se la caratterizzazione dei personaggi, anche secondari, è ottima, ci perde un po’ il povero Groucho che ha poco tempo per piazzare le sue battute. Il tutto è coronato dai sempre stupendi disegni del "Re".

Una storia da non perdere, anche per quei tanti che hanno saputo, coraggiosamente, smettere con l’Indagatore di Craven Road.

Intanto teniamo le dita incrociate affinchè "La strage dei Graham" del prossimo mese sia la più sanguinolenta possibile!
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